Pioggia di avvisi di garanzia sul comune di Ercolano, in provincia di Napoli: i carabinieri hanno consegnato gli atti giudiziari nell’ambito di una inchiesta sugli appalti pubblici, su delega della procura della Repubblica, nei confronti del sindaco, Vincenzo Strazzullo, del vicesindaco, Antonello Cozzolino, dell’assessore ai Lavori Pubblici, Salvatore Solaro, e dei consiglieri comunali Rory Oliviero, Pasquale Romano e Raffaele Simeone. Risultano indagati anche un imprenditore e un tecnico.
Per tutti le accuse mosse vanno dall’associazione a delinquere alla corruzione alla turbativa d’asta. La giunta del comune di Ercolano, esattamente come quella di Ischia, coinvolta nei giorni scorsi in uno scandalo che ha portato all’arresto del sindaco Giuseppe Ferrandino, è guidata dal Partito democratico. Un’altra tegola si abbatte dunque sul Pd campano, frastornato da addii e rientri, esponenti disposti ad appoggiare la candidatura di Stefano Caldoro alle regionali e il rebus rispetto a un’eventuale elezione a Presidente della Regione di Vincenzo De Luca.
Peraltro, nei mesi scorsi, il Pd di Ercolano era stato scosso dalla vicenda del “tesseramento scandalo”, stoppato per precauzione dalla segreteria dell’area metropolitana di Napoli. In quell’occasione, i carabinieri, d’intesa con la Procura, si erano fatti consegnare le liste dei tesserati, davanti al rischio che nel partito fossero intenzionati a entrare parenti di esponenti della camorra. L’attuale amministrazione era comunque in scadenza di mandato.
GM
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