"Il governo, come al solito, viene in aula a prenderci in giro e non dice nulla di concreto sul progetto in essere di bad bank con garanzie pubbliche che scaricherebbe sui cittadini i buchi di bilancio delle banche". Lo denunciano i deputati M5S che, con un'interpellanza urgente a prima firma Giorgio Sorial, hanno interrogato il governo in merito al progetto di un veicolo societario che rilevi le sofferenze degli istituti di credito.
"E' molto alto il rischio che future perdite sui crediti acquisiti si scarichino sull'erario - prosegue Sorial - In Italia la distribuzione del reddito è troppo squilibrata, la disoccupazione è alta e la domanda ferma. Questi sono i veri temi che andrebbero affrontati e che invece restano fuori dall'agenda politica". Inoltre, mentre il credit crunch colpisce soprattutto le piccole imprese, le sofferenze sugli impieghi sono legate soprattutto ai grandi prestiti. Oltre il 66% dei crediti dubbi si riferiscono, infatti, a una piccolissima percentuale di debitori: il 3,9% del totale. Dunque, il legame non è così evidente. E non è così scontato che una bad bank riesca a risollevare le erogazioni in favore dell'economia reale".
Un'eventuale operazione di risanamento degli istituti dovrebbe premiare solo i comportamenti virtuosi, la trasparenza dei bilanci ed avere un vincolo esplicito in relazione alle erogazioni all'economia reale. In ogni caso è meglio agire sui tempi di recupero crediti. Invece il progetto di governo e Bankitalia - attacca il vicepresidente della Commissione Bilancio Camera - sembra l'ennesimo salvagente in favore di grandi banche che hanno badato soltanto a salvare gli amici degli amici con prestiti di natura clientelare".
"Infine ci colpisce l'affidamento senza gara, da parte di Bankitalia, alla Boston consulting di una consulenza per la costituzione della Bad bank. La nostra banca centrale e il Mef non hanno le professionalità interne per valutare pro e contro di una asset management company?", chiude Sorial.
L'interpellanza di Giorgio Sorial
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