Ieri, Renzi e Faraone annunciavano urbi et orbi grandi aperture e disponibilità sul Decreto Istruzione.
Noi abbiamo subito avvisato il mondo della scuola di non abboccare a questi bugiardi professionisti, e infatti appena 24 ore dopo in Ufficio di Presidenza alla Camera il PD ha imposto la ghigliottina sullo stesso decreto.
Basta, noi ce ne andiamo.
Non è possibile costringere ancora una volta la Commissione Cultura a presentare appena 2 emendamenti per ogni articolo, passando da 700 emendamenti a 48. “Sveltire”, lo chiama Renzi, eufemismo per “impongo quel che voglio e il Parlamento non può toccare nulla”.
Ce ne andiamo dalla Commissione, e non partecipiamo a un finto dibattito che è solo l’ennesima burletta ai danni dei parlamentari (oltre che dei cittadini e del mondo della scuola): preferiamo scendere in piazza con gli insegnanti e gli studenti.
Il 5 maggio, a Roma, ci saremo anche noi.
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