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#M5S - La grande truffa dell’Expo e il tramonto fallimentare dell’Onu.

 

Posted on mag 1, 2015 by

“Penso che la nostra società sia guidata da dei pazzi che hanno un obiettivo folle. Penso che siamo guidati da una banda di maniaci con un progetto maniacale. Penso che siano davvero tutti dei pazzi. E poiché sto dicendo questo, sono candidato a essere messo da parte. Questa è la follia di tutto ciò. Non siete d’accordo?”.
           John Lennon, intervista dopo il concerto del 1 Maggio 1965 a Parigi.

Il 4 Ottobre del 2000 si apriva a New York la prima sessione ufficiale dell’Onu del nuovo millennio. In quell’occasione, gli stati membri del consiglio di sicurezza internazionale (Usa, Gran Bretagna, Francia, Russia, Cina) presentarono un bel documento comune a firma congiunta, nel quale identificavano la povertà come il primo ” vero obiettivo militare di tutte le nazioni” impegnandosi a portare fino in fondo la guerra contro la fame, considerata la priorità assoluta. Lo studio, scritto e redatto da eccellenti esperti della Fao a Roma (circa 2000 cervelloni) stabilirono che entro il 2015 la fame sarebbe stata debellata grazie al lavoro dell’Onu.

Una data molto lontana, il 2015. Era una generazione dopo.
Nel 2000, gli abitanti sul pianeta Terra erano arrivati alla cifra record di 5 miliardi.

Il 22% erano poveri assoluti e non avevano da mangiare e da bere, corrispondente a circa 1 miliardo e 100 milioni di esseri umani.

Il 45% di queste persone erano residenti nel continente d’Africa.

Il 35% di queste persone erano residenti nel continente d’Asia.

Il 16% di queste persone erano residenti nel continente d’America.

Il   4% di queste persone erano residenti nel continente di’Europa.
Grazie alle ricette economiche del neo-liberismo e all’illuminata visione di Milton Friedman e di Rogoff, il pianeta -e in Italia, il governo, la destra, il centro, la sinistra, aderirono con entusiasmo a questa interpretazione del mondo- si sarebbe liberata della povertà e della fame.
Poi, è arrivato il 2015.

Gli abitanti sono diventati 7 miliardi.

La percentuale di poveri assoluti non soltanto non è diminuita ma è aumentata raggiungendo la cifra del 31%, con la tendenza -se non li fermiamo adesso, subito- a toccare la cifra immonda del 50% entro il 2025. Questa cifra corrisponde a circa 2 miliardi e 200 milioni di persone. Esseri Umani. Dati Onu.

  • Il 51% di queste persone sono residenti nel continente d’Africa.
  • Il 26% di queste persone sono residenti nel continente d’Asia.
  • Il 15% di queste persone sono residenti nel continente d’America.
  • L’  8%  di queste persone sono residenti nel continente d’Europa.
  • In 15 anni i poveri in Italia sono passati dal 3% al 12% della popolazione.

Mentre i poveri e gli affamati africani e asiatici sono alla luce, visibili, ed è un fatto notorio a chiunque, i poveri europei sono invisibili, eppure, da Lisbona a Mosca, sono raddoppiati. La tendenza, per il nostro continente, è quella di raggiungere la cifra del 15% di poveri assoluti entro il 2030, raggiungendo il Sud America.

Tutte le politiche economiche del nostro continente, infatti, tendono a depauperare il territorio, aumentare la diseguaglianza e spingere ai margini un numero sempre più elevato di abitanti. Mentre in Asia e America la povertà diminuisce, in Europa aumenta.

Questo è il teatro vero dentro il quale ci muoviamo.
Ed è in questo tipo di teatro che si alza il sipario di Expo 2015 a Milano, centro propulsore della produzione di povertà assoluta in Italia.
L’Expo 2015 è dedicato al cibo ed ha come sottotitolo “nutrire il pianeta”.

1.156.000 metri quadri nella zona urbana periferica di Rho dedicati a questo tema.

Il prezzo dei terreni agricoli occupati era di 82 centesimi di euro a metro quadro nel 2005.

Oggi valgono 14 euro al metro quadro.

Quando l’Expo sarà finito, 458.000 metri quadri che -in teoria- sarebbero dovuti essere dedicati alla costruzione di  a) la più grande biblioteca internazionale al mondo dedicata a temi dell’agricoltura, cibo, nutrizione, con annesse tre piccole nuove università pubbliche all’interno delle quali ci si sarebbe occupati di ricerca e innovazione per combattere la povertà; b) un gigantesco giardino che avrebbe rappresentato un modello di biosfera e di multidiversità vegetale, con annesso parco, il più grande orto botanico d’Europa, e tre centri di studi di veterinaria, biologia, e applicazione di fonti di energia sostenibile; c) infine, un percorso guidato e gestito da agronomi esperti nel quale sarebbero state piantate circa 1500 varietà diverse di orzo, frumento, grano saraceno, riso, lenticchie, luppolo, mais, ecc., ecc., proveniente da tutti i continenti, con visite guidate che avrebbero portato ogni anno le scolaresche delle scuole medie primarie a visitarlo: ebbene, di tutto ciò, non vi sarà nulla.
In compenso, sono già state approvate le 456 delibere che hanno destinato i 458.000 metri quadri alla costruzione di 22 ipermercati, diciassette snodi autostradali, circa 100 mila appartamenti costruiti su palazzine di cemento.

Il giro d’affari complessivo è calcolato intorno ai 10/15 miliardi di euro.

Cemento, cemento, cemento.

Milioni di tonnellate di cemento con la definitiva devastazione e distruzione del terreno senza alcun rispetto per la situazione idro-geologica della zona.

Tanti negozi di moda e pizzerie e ben 5 discoteche perché, hanno pensato ai giovani.
Milano ha vinto la gara per l’aggiudicazione presentando un progetto specifico.

L’82% dei punti proposti non sono stati rispettati, neppure contemplati.
E’ una truffa, che la commissione europea consente con grave cecità.

La ragione di tanta mancanza di efficienza e controllo da parte dei nostri attenti controllori europei? La risposta è intuitiva e la si può dedurre con facilità: perdoniamo quei cialtroni e facciamo finta di niente, così aumentano le nostre armi di ricatto in mano quando andiamo a imporre i nostri parametri.

Tra tutte le nazioni presenti, la parte del leone la fanno gli Emirati Arabi Uniti: uno schiaffo in faccia al pudore, alla decenza, all’intelligenza, al decoro dei poveri. E dei pensanti.

Essendo, oggi i proprietari dell’Alitalia, di mezzo centro di Milano, della Costa Smeralda e di gran parte della riviera ligure, hanno voluto fare le cose alla grande. Il loro ufficio stampa ha diffuso delle brochure nelle quali specificano con toni roboanti che il loro padiglione è stato il più costoso del mondo: 75 milioni di euro.

E’ una nazione composta da 8 milioni di abitanti, per lo più poveri indiani e africani emigrati lì per lavorare come schiavi.

E’ considerata la 32esima potenza al mondo.

Il suo pil è superiore due volte e mezzo a quello della Grecia.

L’1% della popolazione controlla e possiede il 97% delle risorse.

La nazione aumenta il proprio pil al ritmo del 10/15% annuo.

La povertà anche aumenta: ha raggiunto il 43%.

La povertà dilaga: il 60% della popolazione non ha da mangiare.

A Doha e Abhu Dabi (mete agognate dei mitomani italiani) il 65% dei giovani in età scolare vanno in scuole private, alle quali vengono destinate il 92% delle risorse finanziarie.

E’ un paese dove l’Essere Umano, nella sua dignità esistenziale -sulla base dei nostri parametri europei- è stato cancellato e non esiste più.

Con quei 75 milioni di euro avrebbero potuto salvare le vite -vere, vere, verissime- di decine di migliaia di persone che neppure conoscono la declinazione del termine nutrizione.
I suoi rappresentanti sono stati invitati, primi tra tutti, a parlare oggi al pubblico delle autorità dopo il nostro Presidente del Consiglio e il sindaco della città.

No comment
Questa Expo, secondo tutte le forze politiche italiane -con le uniche eccezioni del Movimento cinquestelle e, a quanto pare, anche la Lega Nord- rappresenta il “volano per avviare la grande ripresa economica nazionale”.
A mio avviso è il trionfo dell’ipocrisia dei ricchi e un autentico schiaffo in faccia a tutti i poveri del mondo, ai quali, in questo momento va la mia sofferta solidarietà umana.
La penso come John Lennon.

 
 
Category: Generale | Views: 1123 | Added by: Antonella | Rating: 0.0/0
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