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Blog » 2015 » Aprile » 16 » #M5S - Indesit, c’è la «sentenza» per Caserta Whirlpool chiude Carinaro e Albacina
16:42
#M5S - Indesit, c’è la «sentenza» per Caserta Whirlpool chiude Carinaro e Albacina

Il presidio ai cancelli di Carinaro (De Martino / Ag. Frattari)Al ministero dello Sviluppo illustrato il piano industriale ai sindacati, incertezza per il futuro degli 800 addetti casertani mentre i marchigiani si spostano a Melano. La Uilm annuncia barricate, la Fiom: vertenza regionale. Le reazioni di Caldoro e di Spacca

 

CASERTA — Non c’è futuro per lo stabilimento Indesit di Carinaro, nel Casertano. Resta ora da vedere cosa ne sarà dei circa 800 lavoratori. È quanto si è appreso al Ministero dello Sviluppo dove il piano industriale di Whirlpool, che il gruppo ha presentando ai sindacati, prevede la chiusura del punto produttivo del Casertano che era già stato svuotato di una parte delle linee di produzione e dove, come già detto, esiste ancora una forza lavoro pari a circa 800 unità. Il piano, nella sua interezza, prevede 1.350 esuberi in totale: 1.200 nelle fabbriche e 150 nei centri di ricerca, secondo quanto annunciato da Gianluca Ficco della Uilm nazionale. A pomeriggio inoltrato, dopo le prime fragorose reazioni da parte di sindacati e istituzioni, vi sono stati alcuni chiarimenti. L'impianto di Albacina (Ancona) chiuderà ma occupazione e produzione verranno trasferiti «di 8 chilometri a Melano: il polo di Fabriano che diventerà il primo in Europa per i piani di cottura, un vero asset» ha chiarito l’ad di Whirlpool Italia, Davide Castiglione. «La scelta più dolorosa» del piano Whirlpool-Indesit è invece quella della chiusura a Carinaro.

 

Le prime reazioni nel Casertano e nelle Marche


Ciò nonostante non è piaciuta al governatore delle Marche Gian Mario Spacca l’esclusione delle Regioni dall’incontro al Mise sul piano Whirlpool-Indesit. «È singolare - dice - che su una vicenda di tale rilevanza il Governo nazionale abbia escluso la partecipazione delle Regioni». Anche il vescovo di Fabriano monsignor Giancarlo Vecerrica è sceso in campo, recandosi al presidio degli operai della Indesit che ad Albacina hanno bloccato la Sp 256 per protestare contro il piano di esuberi presentato dalla Whirlpool. «Sono venuto a portare la mia solidarietà, ha detto, e mi sono messo a disposizione, per quello che posso fare». In questi ultimi due anni monsignor Vecerrica è sempre stato a fianco dei lavoratori del gruppo elettrodomestico fabrianese, partecipando anche a marce in difesa dei posti di lavoro. «Whirlpool-Indesit, governo senta regioni. Insieme strategie e piani per salvare lavoratori e stabilimento Carinaro-Caserta» ha invece scritto su Twitter il governatore della Regione Campania, Stefano Caldoro, che ha poi convocato ad horas i sindacati regionali.

 

 

 

 

Operai subito fuori dalle fabbriche

Allo stabilimento Indesit di Carinaro dopo «l’annuncio shock» della chiusura della fabbrica ad appena due anni dalla chiusura dell’altro insediamento gemello di Teverola che era costato quasi 200 esuberi,i circa 800 dipendenti hanno bloccato la produzione dando vita ad uno sciopero immediato. Poi si sono riversati fuori dai cancelli dando luogo ad un primo presidio. «Costruiremo la reazione più tenace per rigettare questo piano e auspichiamo che il governo sia dalla nostra parte per far cambiare idea alla multinazionale Whirlpool» ha subito affermato il segretario generale della Uilm Campania, Giovanni Sgambati. Le Rsu di Caserta, che seguivano in streaming dallo stabilimento l’incontro in corso al Mise, hanno lasciato la sala per preparare una reazione immediata. «Whirlpool si assume la grande responsabilità di chiudere l'ultima realtà che ha nella storia del marchio Indesit» ha aggiunto Sgambati. «La cosa più grave è che chiude in un territorio già devastato come Caserta e di fatto smentisce quanto detto dall'azienda a febbraio sul mantenimento degli accordi in essere» ha aggiunto il dirigente sindacale. Gli operai della Indesit di Albacina (Ancona) hanno invece bloccato fin quasi alla 17 - quando il sit-in è stato rimosso - la strada provinciale 256 Muccese per dirigersi verso la superstrada Ancona-Roma per protestare contro il piano da 1.350 esuberi. Al loro fianco c’era il sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola, del Pd. Indesit, prima dell’acquisizione, si era impegnata a non far ricorso a licenziamenti fino a tutto il 2018 e a investire 83 milioni nelle fabbriche italiane.

 

Fiom: «Aperta la vertenza Campania»

Il piano presentato oggi dalla multinazionale Usa riguarda le fabbriche del Gruppo, mentre per quanto riguarda i centri direzionali il confronto è rinviato a giugno prossimo. Di «vertenza Campania» parla intanto la Fiom. «A Carinaro - sostiene la sigla dei metalmeccanici della Cgil - sono più di 800 i lavoratori e le lavoratrici oggi occupati che si aggiungono alle migliaia di posti di lavoro già spazzati via. La Campania sta pagando un prezzo altissimo in termini di occupazione, siamo ormai alla desertificazione industriale di una delle più importanti regioni del Mezzogiorno. Non siamo più in presenza di singole vertenze ma di fronte a una vera e propria “vertenza Campania” su cui il Governo e la Regione devono dire cosa intendono fare e su cui chiediamo loro di intervenire immediatamente». Whirlpool, si fa notare, «si è limitata a illustrarci le linee guida del piano industriale. Il confronto sindacale, che sarà avviato lunedì prossimo dovrà costruire risposte per tutti i lavoratori e tutti i siti del gruppo. Per conquistarsi queste risposte e accompagnare il confronto, ancora una volta i lavoratori di Whirlpool dovranno mettere in campo iniziative e mobilitazioni». La Fiom «metterà al centro di questo confronto difficile con la multinazionale americana la difesa dell'occupazione e le prospettive industriali dei territori coinvolti e deciderà, come ha sempre fatto nel corso della difficile vertenza Indesit 2013, insieme ai lavoratori».

 

Il gruppo: impegneremo 500 milioni

«L’Italia sarà al centro delle strategie di lungo periodo dell'azienda'» afferma intanto il gruppo in una nota diffusa al termine dell'incontro al Mise. I nuovi investimenti «eccedono largamente gli 83 milioni di euro messi a disposizione da Indesit nel 2013 ». Si parla di 500 milioni da impegnare. Il piano, rivendica Whirlpool, prevede volumi di produzione totali in Italia in crescita, la creazione a Fabriano (Ancona) del più grande stabilimento in Europa per la produzione di piani cottura e il rafforzamento a Cassinetta (Varese) del più grande polo europeo dei prodotti a incasso. Il piano rafforza, inoltre, il ruolo dell'Italia quale polo per la ricerca e sviluppo, attraendo verso il Paese oltre il 70% della spesa destinata all'Emea (Europa, Medio Oriente e Africa). «Si crea oggi per noi un'opportunità unica per espandere la leadership globale di Whirlpool anche alla regione Emea», ha dichiarato l'amministratore delegato Italia e vice presidente Operazioni Industriali di Whirlpool Emea, Davide Castiglioni. «Sono fiducioso che il piano industriale che abbiamo presentato ci consentirà di diventare competitivi e sostenibili nel lungo periodo». Il piano Whirlpool per l'integrazione delle attività acquisite da Indesit è «il migliore che possiamo mettere in campo. Abbiamo guardato tutti i piani possibili, è il migliore per garantire continuità e sostenibilità a lungo termine» ha poi aggiunto Davide Castiglioni, ad di Whirlpool Italia. «Nessuno verrà lasciato solo. Whirlpool è disponibile a lavorare con le istituzioni e i sindacati» e «si impegna a non effettuare licenziamenti unilaterali fino al 2018» ha affermato ancora l’amministratore delegato.

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