Il piano europeo per la gestione dei migranti non risolve tutti i problemi e pone le basi per giustificare un intervento armato. Se le indiscrezioni contenute sul "The Guardian" fossero vere saremmo davanti a leader europei che a Bruxelles hanno discusso di tutto, tranne che su come salvare le vite umane. Dietro la facciata dell'operazione umanitaria targata Onu si rischia un intervento militare spinto da interessi economici e di natura geopolica. La verità è che l'occidente vuole riprendersi quelle aree del Mediterraneo sfuggite al controllo a seguito della primavera araba.
L'Europa non rimuove le cause di questo esodo biblico in corso e fa solo finta di occuparsi dei migranti. Il piano è un primo timido passo avanti prevedendo la loro redistribuzione tra gli Stati membri in base a quote prestabilite, così come da sempre proposto dal Movimento 5 Stelle Europa. Tuttavia, la suddivisione è basata su cifre irrisore, appena 20 mila migranti contro le centinaia di migliaia che sono in attesa di protezione internazionale.
I 20 mila migranti che dovrebbero arrivare in Europa sono quelli che soggiornano nei campi profughi in Siria o Palestina. Di tutti gli altri che invece affollano le coste libiche o tunisine il piano europeo non prevede nemmeno una riga. Di tutti gli immigrati già arrivati in Italia e Grecia in questi anni neanche; saranno Italia e Grecia a dover continuare a gestire la loro accoglienza con fondi propri.
Che credibilità ha questa Europa se presenta un piano che ha già il secco no dei governi del Nord Europa (Gran Bretagna, Slovacchia e Repubblica Ceca sono fortemente contrari)?
L'EUROPA E' UNITA SOLO QUANDO BISOGNA SALVARE LE BANCHE.
Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker si è poi smentito da solo: nel suo piano non c'è infatti nessun accenno alle vie legali, così come invece aveva dichiarato davanti al Parlamento europeo a Strasburgo appena due settimane fa.
Inoltre, il regolamento di Dublino non viene modificato e così facendo non si sana la contraddizione che sia il primo Paese dove il migrante arriva a occuparsi della domanda di asilo e dell'accoglienza. Per il Movimento 5 Stelle Europa gli immigrati devono essere liberi di andare anche negli altri Paesi Ue, presentando la loro domanda di asilo in appositi centri istituiti nelle aree di transito e partenza.
Da Juncker e Mogherini, infine, nessuna autocritica, nessuna revisione delle politiche di sviluppo verso i Paesi terzi, unico modo per sradicare il problema alla radice. Lo sfruttamento dell'Africa e delle sue risorse da parte dei Paesi sviluppati è la prima causa che muove e arma la mano dei politici corrotti locali. L'aiuto allo sviluppo, così come viene organizzato, è una grande ipocrisia. E' come svaligiare un appartamento e subito dopo inviare un mazzo di fiori.
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