Il nuovo Regolamento Edilizio del Comune di Venezia offre molti spunti di analisi: la prima puntata vogliamo dedicarla all’esame di un elemento divenuto fondamentale per l’economia e la tutela della città dei dogi e dei suoi residenti: il mitico trolley!
L’articolo 26 comma 7 dell’universale testo volge l’attenzione agli ingenti danni che subiscono sia la pietra lavica delle pavimentazioni storiche superstiti (i masegni non ancora sostituiti e, come si vocifera, fatti poi sparire), che alcuni residenti, per l’assordante frastuono, in violazione di ogni limite acustico, che regna nelle calli e dovuto al transito dei trolley appartenenti alla direttiva comunitaria “neuro 0” (ruote di plastica/plastica gommata).
Per tali motivi si è pensato bene di mettere al bando, per i turisti foresti, il dannosissimo contenitore di effetti personali (calzini, deodorante e guide turistiche), a meno che non si tratti di ruote “…su gomma/pneumatico gonfiato ad aria o liquido”. Incredibilmente di ruote del genere se ne vedono gran poche tra le valigie del pianeta Terra: il Commissario Zappalorto, e i sagaci dirigenti comunali, vorranno forse incentivare il turismo tra sistemi planetari diversi nella Galassia, dato che i turisti attuali risultano esigui.
La norma, in pratica, recepisce la direttiva 663426978/2015 della Comunità Interstellare Galattica che estende ai pianeti del nostro sistema solare l’obbligo di costruire le ruote per trolley secondo lo standard denominato “neuro 1” (ruote di gomma/pneumatico gonfiate ad aria), traguarda ad applicare dal 1 gennaio 2016 lo standard obbligatorio “neuro 2” (ruote di gomma/pneumatico gonfiate a liquido), per arrivare, con la dovuta gradualità, a garantire dal 1 gennaio 2017 che tutti i trolley della galassia siano costruiti su cuscinetti a levitazione magnetica (“neuro 3”), come in uso nel sistema stellare di Alpha Centauri e nei pianeti Geonosis e Vulcano, con viva soddisfazione dei locali alieni.
Molto opportunamente, il comma 8 dell’art. 26 avverte le famiglie foreste che la sanzione, che si prevede consentirà di ripianare velocemente il disastrato bilancio comunale, varia da 100 a 500 euro, a seconda della larghezza della ruota dura. La sanzione si applica “per mezzo contestato” (famiglia con quattro trolley, quattro multe).
E, secondo il lessico in uso dai buro-sauri di Ca’ Farsetti, si tratta di veri e propri mezzi di trasporto.
Infatti, immaginiamo che qualche zelante Sottosegretario locale si stia premurando di modificare opportunamente il Codice della Strada per installare numerosi e redditizi T-red (trolley-red).
Sarà istituita infine la nuova categoria di “rimorchi da trasporto leggeri”, sotto i trenta chilogrammi, per i quali è prevista l’apposizione obbligatoria di una targa, simile a quella delle auto, ma che indica il codice fiscale del proprietario e l’adesivo col simbolo automobilistico della nazione, aderendo così appieno alle leggi sulla semplificazione amministrativa.
Questa è senz’altro…la strada giusta.
Il comma 9, in ogni caso, rassicura i residenti (solo di Venezia ed isole), adottando una tangibile politica di disincentivazione dell’esodo, consentendo agli stessi di usare il vecchio trolley “neuro 0”. Il nipote mestrino, tuttavia, che intendesse per ipotesi aiutare la nonna veneziana tirando il di lei trolley sarebbe invece passibile di sanzione.
Gruppo di Lavoro URBANISTICA & LL.PP.
Movimento 5 Stelle – Comune di Venezia
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