Per gli ulivi malati della Puglia, contaminati dal batterio Xylella, è arrivata la sentenza del Consiglio Agricoltura della Commissione Europea: gli ulivi infetti dovranno essere tutti abbattuti. La richiesta è stata comunicata dal commissario alla salute Vytenis Andriukaitis, alla quale il ministro italiano dell'Agricoltura, Maurizio Martina, si è prontamente allineato.

 

Ulivi malati: la soluzione drastica della UE

 

Il commissario Andriukaitis ha espresso "pieno sostegno" al governo italiano ed ha annunciato una prossima visita a Lecce per testimoniare l'impegno della UE nell'affrontare il problema, ma nel frattempo ha anche espresso la convinzione che "la prima cosa da fare è abbattere tutti gli ulivi malati". Prima di entrare nella riunione dei 28 ministri dell'agricoltura UE, il ministro Martina si era detto fiducioso che il dibattito avrebbe dato modo di illustrare le misure intraprese per combattere il batterio Xylella e dare "piena comprensione dell'impegno che ci stiamo mettendo". Probabilmente qualcosa deve essere andato storto se, al termine del Consiglio, è arrivata la richiesta di abbattere entro un mese tutti gli alberi infetti, accompagnata dalla "profonda preoccupazione" per il diffondersi della malattia, che minaccia anche viti e agrumi. L'abbattimento degli ulivi, secondo la UE, è una soluzione dolorosa ma che dovrebbe consentire di mantenere circoscritto il contagio alla zona del Salento. L'operazione partirà immediatamente e spetterà agli stessi proprietari l'obbligo di tagliare le piante colpite, che potranno essere identificate sia con analisi di laboratorio che attraverso il manifestarsi dei sintomi d'infezione del batterio Xylella. Per chi non rispetterà l'obbligo, sono previste sanzioni amministrative e interventi in sostituzione da parte dell'agenzia regionale Arif.

 

Ulivi malati: cos'è e come agisce il batterio Xylella

Il batterio Xylella identificato negli ulivi secolari del Salento pare che sia veicolato da un insetto arrivato dalle Americhe, la cui schiusa delle uova, prevista in primavera, spiega l'urgenza dell'operazione di abbattimento richiesta dalla UE. Gli effetti della contaminazione sono il rinsecchimento degli ulivi, e il rischio di propagazione dell'infezione ad altre specie, soprattutto viti e agrumi, anche se non pare certo che sia il batterio Xylella il responsabile della moria di ulivi in corso in Puglia. Un dubbio che sta provocando una forte resistenza sul territorio contro il diktat della Commissione Europea che, se non rispettato, comporterà l'apertura di un procedimento d'infrazione contro l'Italia.