Ve la ricordate la campagna #10milioniSENZA?
Eravamo a luglio. Sembrano decenni fa, forse perché, da allora, molte cose sono cambiate. I portavoce del M5S al Parlamento Europeo hanno dimostrato il loro valore ottenendo numerosi successi, talvolta spaccando - grazie a proposte serie, basate su studi, ricerche, professionalità e trasparenza - la granitica maggioranza formatasi a inizio legislatura (costituita da PPE, S&D e ALDE).
Ora, dopo quasi un anno di brillante lavoro del Gruppo EFDD, il portavoce Fabio Massimo Castaldo è candidato alla vicepresidenza del Parlamento Europeo.
COSA E' SUCCESSO A LUGLIO?
Quando ancora nessuno ci conosceva tra i palazzi europei, la "coalizione" di cui sopra ha deciso di estromettere da qualsiasi carica da presidente o vicepresidente delle commissioni parlamentari tutti gli eurodeputati del Gruppo EFDD.
Al Movimento 5 Stelle sarebbe spettata una carica secondo la distribuzione dei seggi per il "Metodo D'Hondt". Fu una grave violazione della democrazia, tanto che il metodo di assegnazione venne soprannominato "Metodo Don't", ovvero negazione di qualsiasi forma di minoranza.
ACQUA PASSATA
Ora questa Europa ha la possibilità di rimediare. La candidatura del M5S alla vicepresidenza del Parlamento Europeo non è una provocazione. Al contrario, è una scelta che si basa su un anno d'incredibile lavoro tra Bruxelles e Strasburgo riconosciuto da tutti, perfino dai grandi gruppi che a inizio legislatura ci guardavano con scetticismo.
A proposito di scetticismo e di euroscetticismo. Non vorremmo che i grandi poteri della finanza internazionale - tra BCE, Commissione Europea e lobby varie - si mettessero ancora una volta di mezzo per punire i movimenti più critici nei confronti di questa struttura europea.
Per la prima volta da luglio, infatti, l'Unione Europea ha la possibilità di dimostrare che non è dominata solo dai grandi burocrati.
Ma anche dai cittadini.
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