La festa del primo maggio è la festa che mi piace più di ogni altra. Il primo maggio è la festa dei lavoratori, la festa di chi suda, di chi fatica tutto l’anno, ma oggi il 1 maggio è anche, e sempre di più, la festa di chi soffre, la festa dei cassaintegrati, dei disoccupati, degli esodati, dei dimenticati.
Questo 1 maggio il bisogno di sfogarsi, di abbracciarsi, di farsi forza gli uni con gli altri, è più forte che in passato e io mi auguro che anche il grado di consapevolezza stia aumentando nei cittadini italiani.
Questo post pertanto è diretto a quelli che hanno lavorato nel dopoguerra, quelli che hanno avuto il posto fisso, quelli che hanno visto il boom economico, quelli che avevano la tredicesima, quelli che oggi hanno una buona pensione, quelli che facevano un mese di ferie in estate, quelli che se andavano in banca con il loro stipendio potevano aprire un mutuo, quelli che hanno comprato un auto da crociera e un’utilitaria in più per la famiglia, quelli che in banca ricevevano un prestito per aprire un’attività, quelli che sono andati in pensione con 30/35 anni di contributi, quelli che hanno visto i sindacati lottare per conquistare diritti, quelli che sono riusciti a comprarsi una casa in città e una casetta in montagna, quelli che hanno visto piccole botteghe diventare grandi aziende con centinaia di dipendenti. Questo post è diretto a voi, perchè a voi chiediamo lo sforzo maggiore.
Parlo a voi perchè se voi foste giovani oggi non avreste un lavoro o al massimo stareste lavorando per uno stipendio da fame, vedreste che tutto crolla intorno a voi e vedreste la depressione economica , vedreste svanire i diritti acquisiti in 40 anni di lotte, sareste consapevoli dell’impossibilità di avere in futuro una pensione, non andreste in ferie e vi ferirebbe a morte non poter portare i vostri figli al mare, un mutuo non ve lo concederebbe nessun istituto bancario a meno che vostro padre non garantisse per voi con la sua casa, stareste pensando di vendere la macchina perchè non riuscite più a pagare il bollo e l’assicurazione, stareste chiudendo bottega perchè la banca vi ha ridotto il fido, i contributi non sapreste nemmeno cosa sono, i sindacati vi sembrerebbero urlatori vuoti, stanchi e in molti casi ipocriti, avreste già venduto la casa in montagna che vi aveva lasciato il papà in eredità, stareste assistendo alla chiusura di grandi aziende e al licenziamento di migliaia di dipendenti.
Lo so che state bene, che siete sereni e giustamente sentite il diritto di rilassarvi e di godervi la pensione e l’anzianità dopo anni di fatiche e di lavoro, ma la vita non è finita e abbiamo bisogno di voi.
Da oggi, 1 maggio 2015, avete un compito: acquistare nuova consapevolezza e aiutare chi non ha avuto la vostra fortuna e le vostre possibilità.
L’intelligenza a differenza di quanto si possa pensare non è un fenomeno individuale, bensì un fenomeno nazionale, collettivo, intermittente. Siamo in un’epoca di buio assoluto e serve anche il vostro contributo per rivedere la luce.
Non vi sto chiedendo di votare per il M5S, vi sto chiedendo di informarvi, di mettervi in discussione, di abbandonare qualche convinzione e qualche pregiudizio, di andare incontro al dubbio per iniziare una nuova e entusiasmante ricerca della verità.
La vostra vita non è finita e forse rimettendovi in gioco in prima persona potreste impreziosirla e arricchirla lasciando un meraviglioso segno per chi verrà dopo di voi, per i vostri figli e per i vostri nipoti.
Abbiamo bisogno di voi, ne hanno bisogno i tantissimi italiani che stanno soffrendo.
Buon primo maggio.
Max Bugani M5S